Difarense intrà łe version de "Ferovia Całalso-Pàdoa"
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Nel [[1896]], la Veneta riprese la gestione diretta del tronco Camposampiero-Padova<ref name="cita|Cornolò, 2005|p. 16">{{cita|Cornolò, 2005|p. 16}}</ref>. |
Nel [[1896]], la Veneta riprese la gestione diretta del tronco Camposampiero-Padova<ref name="cita|Cornolò, 2005|p. 16">{{cita|Cornolò, 2005|p. 16}}</ref>. |
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[[File:Calalzo PCC Fabbricato viaggiatori ingresso 2005.jpg|miniatura|La staẑion del Calalẑo, capolinea dela ferovia]] |
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A seguito della statizzazione delle ferrovie, tra il [[1905]] e il [[1906]], la gestione delle tre linee fu unificata sotto l'egida delle [[Ferrovie dello Stato]]<ref name="cita|Cornolò, 2005|p. 16"/><ref>Legge [[15 luglio]] [[1906]], n. 324, pel riscatto delle strade ferrate Meridionali e per la liquidazione della gestione dela Rete Adriatica.</ref>. Fu questo ente che costruì il tronco tra Belluno e Calalzo: [[Pont|Ponte nelle Alpi]] fu raggiunta l'[[8 de agosto|8 agosto]] [[1912]], mentre l'ultimo tratto, con le sue difficoltà di tracciato, fu aperto all'esercizio ferroviario il [[18 maggio]] [[1914]] in un periodo difficile alla vigilia della [[prima guera mondiałe|prima guerra mondiale]]<ref>{{cita web| url=http://trenidicarta.it/aperture.html| titolo=Trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926| accesso=14-02-2009}}</ref>. Questo costrinse i tecnici ad operare scelte, sia di tracciato che esecutive, che ancor oggi sono alla base di notevoli difficoltà di esercizio. La linea venne esercita con trazione a vapore e dalla fine degli [[anni 1930|anni trenta]] vide anche l'impiego di [[automotrice|automotrici]]. |
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Modeło:Linee feroviarie taliane La ferrovia Calalžo – Padova la è na ferovia secondaria taljana de proprietà statal che la donta le Alpi, partendo da Calalžo, co la Pianura Padana, a Padova.
La linea feroviarja la è gestida da Rete Ferroviaria Italiana che la la qualifica come conplementar[1].
Al servižio feroviario passejeri rejonal e de longa percorenža al gnen fat da Trenitalia. Te 'l orarjo de servižio, e par motivi storici e gestionai, la linea la è inserida te 'l stesso quadro de la Montebeluna-Treviso.
Storja
La linea feroviarja tra Padova e Calalžo la è al fruto de la realizažion de quatro projeti diversi nassesti inte 'l periodo che al nda da 'l 1877 a 'l 1914:
- la Bassan – Padova;
- la Belun–Feltre–Treviso;
- la Montebeluna–Canpo San Piero;
- la Calalžo–Belun.
Al toch tra Padova e Canpo San Piero al è stat fat da la Società veneta per Imprese e Costruzioni Pubbliche inte 'l anbito de la costružion de la linea consoržial tra bassan e al capologo padovan. Al toch in questjon al è stat finanžià da la Provincia de padova e al è stat vert al 11. otobre 1877[2].
La Belun-Feltre-Treviso fu inserida tra le linee de completamento de seconda categoria dala lege 29 lujo 1879, n. 5002. La costruzion la fù asegnada ala Società Taliana par le strade ferrate meridionali che la ha vert al tratto tra Treviso e Cornuda al 1º april 1884, mentre quel fin a Belluno le entrà in funzion al 10 novembre 1886.
Nel frattempo, la Società Veneta, che nel 1882 aveva dovuto cedere la gestione delle linee consorziali alla Società Meridionale, aveva ottenuto la concessione per la costruzione di una linea diretta tra Montebelluna, sulla Cornuda-Treviso, e Camposampiero. La ferrovia fu aperta nel 1886 e passava per Castelfranco Veneto sulla altra consorziale Vicenza – Treviso. Questo passaggio pose fine al dissidio fra il consorzio interprovinciale di Padova, Vicenza e Treviso con la provincia di Venezia, risalente al periodo in cui si stava progettando la Bassano del Grappa – Padova[3].
Nel 1896, la Veneta riprese la gestione diretta del tronco Camposampiero-Padova[4].
A seguito della statizzazione delle ferrovie, tra il 1905 e il 1906, la gestione delle tre linee fu unificata sotto l'egida delle Ferrovie dello Stato[4][5]. Fu questo ente che costruì il tronco tra Belluno e Calalzo: Ponte nelle Alpi fu raggiunta l'8 agosto 1912, mentre l'ultimo tratto, con le sue difficoltà di tracciato, fu aperto all'esercizio ferroviario il 18 maggio 1914 in un periodo difficile alla vigilia della prima guerra mondiale[6]. Questo costrinse i tecnici ad operare scelte, sia di tracciato che esecutive, che ancor oggi sono alla base di notevoli difficoltà di esercizio. La linea venne esercita con trazione a vapore e dalla fine degli anni trenta vide anche l'impiego di automotrici.
Infin a 'l 1955 da la stažion de Sedego-Burban partia la linea privata Burban-Agort innaugurada de 'l 1925 par al trasporto de đent, ma pì che sia de minerai de pirite da le minjere de 'l Agordin.
Carateristiche
La linea venne esercita con il blocco telefonico e dagli anni trenta a Dirigenza unica. La tratta tra Padova e Vigodarzere venne presto attrezzata con blocco elettrico e poi di blocco automatico.
La linea oggi è ancora a semplice binario e non elettrificata, eccetto la tratta tra Padova e Castelfranco Veneto elettrificata e a doppio binario.
Il traffico passeggeri è buono, meno quello merci. Lungo la linea si incontrano importanti città quali Castelfranco Veneto, Montebelluna Feltre e Belluno. Le stazioni che fungono da interscambio con altre linee, oltre ai capolinea di Padova e Treviso, sono quelle di Ponte nelle Alpi, Montebelluna, Castelfranco Veneto e Camposampiero.
Rotabili doperadi
Te la linea è stat doperà treni tiradi da locomotive a vapor. In particolar al è da manžonar i grupi 530 e 740. Da 'l secondo dopoguera žerti treni passegeri i è stati fati co automotrici, come par esenpjo le ALn772, le ALn448 (par la "Frecia de le Dolomiti", le ALn773 co i so rimorchi Ln664. I treni a bassa frequentažion dess i gnen fati co 'n numero fra 1 e 5 ALn668 o, qualche olta, co 'n "Minueto". I treni pì frequentadi i è stati tiradi da D341, po' sostituide da D.343, quindi D.345 e par fenir, da la seconda metà de i ani '90, da le D.445. Al servižio merci su quela parte de la linea che no la è eletrificada al è stat fat infin a la metà de i ani '90. Ultima azienda a usufruir de sto sistema de trasporto la è stata la cartjera de Santa Jostina. La tražion la ghe è stata afidada a locomotive a vapor infin almanco a la fin de i ani '60, podopo a le D.445.
Percorso
La linea ferroviaria si sviluppa in discesa lungo la valle del Piave. La Calalzo – Pieve di Cadore – Cortina funge da stazione ferroviaria di testa ed è ubicata nel territorio di Calalzo. Nei suoi pressi si diramava la linea privata per Dobbiaco.
La ferrovia prosegue il suo percorso mantendendosi a destra del fiume alpino da cui si allontana definitivamente nei pressi di Levada.
Dopo la stazione di Montebelluna, la ferrovia si dirige a sud-ovest in linea retta verso la Stazione di Castelfranco Veneto nei pressi della quale inizia il tratto a trazione elettrica e a doppio binario. In uscita dalla stazione della cittadina trevigiana, lato San Martino di Lupari, la linea si affianca brevemente ai binari della linea per Bassano del Grappa e per Vicenza, per poi allontanarsi in direzione sud verso Canpo San Piero. Nei pressi di questa stazione avviene il congiungimento con la ferrovia Bassano del Grappa-Padova. Sul ponte sul Brenta, la ferrovia brevemente torna a binario singolo.
Il Gruppo Scambi Altichiero sostituisce l'ex Bivio e permette di deviare i convogli in direzione della stazione di Padova Campo Marte e della ferrovia Padova-Bologna evitando il regresso presso la stazione centrale patavina. La breve linea è stata recentemente raddoppiata[7]
Le progressive chilometriche della linea ferroviaria riflettono il suo sviluppo storico: tra Calalzo e Montebelluna è stata adottata la distanza rispetto alla stazione di Treviso Centrale, mentre da Montebelluna è calcolata rispetto alla stazione di Camposampiero. Da questo scalo si applica la chilometrica della ferrovia tra Bassano e Padova.
Al sistema de i scanbi de Montebeluna
Modeło:Percorso fer5Modeło:Percorso fer5Modeło:Percorso fer5Modeło:Percorso fer5Modeło:Percorso fer5Modeło:Percorso fer5Modeło:Percorso fer5Modeło:Percorso fer5Stazioni e fermate |
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- La stažion de Montebeluna la è su la progressiva chilometrica 20+024 da Treviso Central, su quela 28+372 da Canpo San Piero e su la 0+000 de la dismetesta Montebeluna-Susegana.
Altre informažion
- De 'l 1965 te 'l toch arent a Feltre e 'te 'l toch tra Belun e Calalžo le è state girade an poche de sene de 'l film "Il colonnello Von Ryan" de Mark Robson co Frank Sinatra, Raffaella Carrà, Trevor Howard, Adolfo Celui; tra de le sene cadorine pì famose le ultime fasi de 'l film girade te 'l pont su 'l Boite e 'te la galeria "Cidolo" te 'l comune de Perarolo.
Voci colegade
Note
- ↑ RFI - Rete in esercizio (PDF)site.rfi.it. entrada il 14-02-2009. Formato sconosciuto: PDF (juto)
- ↑ Cornolò, 2005, op. cit., p. 14
- ↑ Cornolò, 2005, op. cit., p. 23 e pp. 14 e 15
- ↑ 4,0 4,1 Cornolò, 2005, op. cit., p. 16
- ↑ Legge 15 luglio 1906, n. 324, pel riscatto delle strade ferrate Meridionali e per la liquidazione della gestione dela Rete Adriatica.
- ↑ Trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926trenidicarta.it. entrada il 14-02-2009.
- ↑ RFI S.p.A. Circolare Compartimentale VE 01/2009.
Bibliografia
- Marina Delli Colli, La Padova-Calalzo, in Voci della rotaia, Roma 1978.
- Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, 2ª ed., Ponte San Nicolo, Duegi Editrice, 2005.
ISBN 88-900979-6-5.
Altri progeti
- Wikisource el detien el testo conpleto de o so ferovia Calalso-Pàdoa
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